Cosa è il morbo di Lyme e perchè è pericoloso per l’essere umano

Il morbo di Lyme fa parte delle malattie definite antropozoonosi

Si tratta di una malattia da puntura da zecca, e anzi della più frequente patologia umana trasmessa dalle zecche. Sono le zecche, infatti, i vettori dell’infezione: queste succhiano il sangue di animali malati, affetti da batteri Borrelia, quali per lo più cervi, ricci, uccelli e roditori, e poi lo trasmettono all’uomo mediante la puntura.

morbo di lyme zecche

 

La malattia di Lyme deve il suo nome a una cittadina del Connecticut, Old Lyme, appunto, che è storicamente considerata il primo focolaio della malattia: nel 1975 si registrarono lì inspiegabili casi di artrite, che erano in realtà casi di questa malattia da puntura di zecca.

In Italia il primo caso arrivò a Genova nel 1983.

Oggi si stima che negli Stati Uniti questa malattia si diffonda più rapidamente dell’AIDS.

Visto che è una malattia da puntura di zecca, prima di parlare dei sintomi e dei problemi che comporta, può essere utile ricordare come prevenirla.

 

Come proteggersi dalla malattia da puntura di zecca?

malattia zecche uomoÈ raro che la malattia da puntura di zecca provenga dai vostri animali domestici, piuttosto da animali selvatici, come i cervi. Sappiamo che le categorie più a rischio sono  le guardie forestali, venatorie, gli allevatori, i veterinari e gli escursionisti, proprio perché sono quelle che vengono più a contatto con la fauna selvatica.

Fate attenzione durante le escursioni nei boschi: lì infatti correte il rischio di essere punti da una zecca infetta.

Come proteggersi dalla malattia da puntura di zecca?

rimanete sui percorsi e sulle piste battute, non sedendovi a terra o sui muri di pietra; vestitevi in modo da essere sempre coperti (pantaloni lunghi, calzettoni, magliette a maniche lunghe) e con abiti chiari (in modo da riconoscere eventualmente la zecca) e, se potete, applicate dei repellenti che contengono dietiltoluamide.

malattia d lyme in italia

malattia di lyme nell'uomoSe pensate di esservi esposti alle zecche, ispezionate attentamente il vostro corpo per cercare gli animaletti: di solito, la malattia di Lyme si manifesta quando le zecche sono state attaccate al corpo per oltre un giorno e mezzo. Se durante questa ispezione trovate una zecca, dovete rimuoverla: il vostro medico conosce senz’altro la corretta procedura per farlo, ma potete farlo anche da voi, usando le pinzette. Afferratela dalla testa o dalla parte della bocca e ruotatela, come se fosse un tappo, così non si rompe l’ectoparassita: altrimenti si rischia di peggiorare la situazione perché si causa la fuoriuscita del contenuto gastrico e quindi di patogeni e sostanze pericolose. Dopo la rimozione, per proteggersi al meglio, disinfestate sempre la cute!

 

Malattia di Lyme: diagnosi

lyme malattiaIn genere il primo sospetto di malattia di Lyme si ha se compare sul corpo, in sede della puntura di zecca, un’eruzione cutanea: una grande macchia rossa, circondata da anelli rossi, di aspetto simile a un bersaglio. La probabilità di essersi esposti alle zecche e l’eruzione cutanea sono i primi elementi per tracciare una diagnosi, ma non gli unici.

È necessario, infatti, eseguire le analisi del sangue per rilevare gli anticorpi contro i batteri Borrelia, che di solito si sviluppano nei soggetti che hanno contratto la malattia da puntura di zecca da almeno un mese. Oltre alle analisi del sangue, si può eseguire anche l’esame di un campione di liquido sinoviale o di liquido cerebrospinale, sempre per trovare tracce dei batteri.

 

Quali sono i sintomi che confermano la diagnosi della malattia di Lyme?

 

Morbo di Lyme: i sintomi

Il decorso della malattia di Lyme prevede tre fasi, ognuna con sintomi diversi

  • la fase precoce localizzata;
  • la fase precoce disseminata;
  • la fase tardiva.

Durante la prima fase, la fase precoce localizzata, compare il cosiddetto eritema migrante: la macchia rossa (circolare o in alcuni casi triangolare) in rilievo, che può espandersi, fino a raggiungere la grandezza di 5 cm.

morbo lyme

A volte l’eritema compare anche un mese dopo la puntura della zecca e il soggetto potrebbe perfino essersene dimenticato. La caratteristica dell’eritema è che non sempre causa prurito o dolore, ma risulta caldo al tatto. Dura circa 3-4 settimane.

Dalla fase precoce localizzata l’infezione si estende, e si arriva dunque alla fase precoce disseminata

Durante questa fase i batteri si diffondono nel corpo e si percepiscono i seguenti sintomi: affaticamento, brividi, febbre, dolori muscolari e gonfiore alle articolazioni. Si potrebbe confondere la malattia, in questa fase, con un’influenza o un’infezione virale, proprio a motivo dei sintomi che si manifestano, che in alcuni casi sfociano anche in lombalgia, nausea, vomito, mal di gola, ingrossamento della milza e dei linfonodi. In certo casi possono svilupparsi anche sintomi più gravi, come la meningite o la paralisi di Bell, la quale consiste in deficit muscolare in uno o in entrambi i lati del viso.

Ancora più rari, ma possibili, sono problemi legati al cuore (alterazioni del ritmo cardiaco, miocardite o pericardite con dolori toracici).

Infine, mesi o addirittura anni dopo, si sviluppa la fase tardiva. Questa si traduce in artrite. Si verificano episodi di gonfiore e dolore di alcune grandi articolazioni, soprattutto le ginocchia. Si potrebbe verificare anche una disfunzione cerebrale e nervosa, con conseguenze sull’umore, sul linguaggio e sul sonno.

Come potete vedere, dunque, la malattia di Lyme comporta diversi problemi, alcuni addirittura permanenti. A lungo andare, la malattia può lesionare il sistema nervoso e la pelle, e talvolta, anche dopo essere guariti, alcuni sintomi come affaticamento, cefalea, disturbi mentali e artrite, possono perdurare.

Sintomi della malattia di Lyme meno frequenti, ma comunque registrati, sono difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, alterazioni dell’umore e irritabilità.

 

Malattia di Lyme: terapia

Se sapete per certo di essere stati punti da una zecca, potete assumere una dose di doxiciclina per via orale, per prevenire la malattia vera e propria.morbo di lyme conseguenze

Tuttavia, non bisogna assolutamente iniziare il ciclo di antibiotici se non è stata confermata la diagnosi e non sono stati prescritti da un medico.

La terapia con antibiotici viene prescritta solo nel caso in cui si manifestano i sintomi d’esordio del morbo di Lyme.

Gli antibiotici vanno assunti per 2-3 settimane. Ci sono soggetti impossibilitati ad assumere la doxiciclina, che devono ricorrere ad altri antibiotici: si tratta delle donne in gravidanza e dei bambini sotto gli 8 anni. In questi casi possono scegliere, in alternativa, amoxicillina (efficace soprattutto nei bambini), cefuroxima ed eritromicina.

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